Dal Regno Unito in Valtaro alla ricerca della storia partigiana

Borgo val di Taro

Sempre più spesso capita di incontrare in Valtaro persone che da tutto il mondo, ma specialmente dagli Stati Uniti, arrivano alla ricerca delle proprie origini familiari.

Sono nipoti e pronipoti dei nostri migranti, partiti per lo più nei primi anni del Novecento, nella maggior parte dei casi contadini e braccianti dei tanti piccoli villaggi dell'Alta Valtaro, come Baselica o Montegroppo.
Alcune storie sono davvero toccanti, ed è indescrivibile l'emozione che provano nel momento in cui ritrovano la loro storia, attraverso gli atti di nascita dell'ufficio anagrafe, o visitando il loro paese di origine.
 
Una storia molto particolare è quella della famiglia Richarson, arrivata a Borgotaro lo scorso settebre: Sarah e Polly, madre e figlia, di Greatcombe, nel Devon (Regno Unito).
  
La loro è una storia diversa dall'emigrazione, è una storia di partigiani.
Sono arrivate a Borgotaro perchè la giovane Polly (classe 1988), sta scrivendo un libro sulla vita di suo nonno, un nonno che non ha mai conosciuto ma che ha lasciato un ricco diario in cui ha raccontato la sua vita.
Le abbiamo fatte incontrare con la persona perfetta per questo tipo di ricerche, la storia di Borgotaro in persona: Giacomo Bernardi, presidente dell'Associazione Ricerche Storiche Emmanueli.
Giacomo ha ascoltato la loro storia, ma ci sono voluti solo pochi minuti per capire che il nonno di Polly è una figura nota a noi valtaresi: il Maggiore Clifford.
 
Il Maggiore Clifford era un soldato inglese, imprigionato dai tedeschi e fuggito, diventato partigiano prima a Bardi poi a Borgotaro, di base al Comando di Compiano, dove si trovavano anche altri soldati stranieri che combattevano nella Resistenza.
Grazie alle sue competenze militari, il Maggiore Cliffort era un sabotatore, essendo esperto di esplosivi.
Polly e Sarah sono la testimonianza vivente del fatto che Clifford, tornato a casa dopo la guerra sano e salvo, riuscì a farsi una famiglia e ad avere una vita lunga e felice, non dimenticando mai quel che è stato, quegli anni in Italia fianco a fianco con i partigiani.
 
Non ci resta che attendere la pubblicazione del libro e chissà, magari, pensarne un'edizione in italiano!
 
(in foto da sinistra Giacomo Bernardi, Sarah e Polly Richardson)
 
Testo di Elisa Delgrosso